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L’identikit dei lavoratori domestici secondo i dati Istat

dati INPS

L’identikit dei lavoratori domestici secondo i dati Istat

Il fenomeno delle “badanti” è in crescita costante dal 2008 a causa dell’invecchiamento della popolazione e il trend delle colf ha avuto un andamento altalenante.

Il cambiamento nella domanda di servizi che coinvolgono colf, badanti e baby-sitter, riflette i grandi mutamenti sociali ed economici in corso nel nostro Paese e nel mondo.
Oltre all’invecchiamento della popolazione, ritengo fondamentale considerare l’impatto della componente irregolare. Pratica molto diffusa in questo ambito proprio per la tipologia di rapporto di lavoro.

Vi illustro le linee generali del settore domestico in Italia e il profilo dei lavoratori.
I lavoratori domestici regolari nel 2017 sono stati 864.526, in lieve calo rispetto all’anno precedente (-1,0%) e in progressiva diminuzione dal 2012 (-14,7%). Osservando la distinzione per tipologia di mansione, si registra una modesta prevalenza di Colf (54,4%) sulle Badanti (45,5%). Questo divario si sta progressivamente assottigliando, visto il contemporaneo aumento di badanti (+8,0% dal 2012) e calo di colf (-27,6%). La tendenza dal 2008 al 2017 mostra chiaramente come le badanti stiano seguendo un andamento costante e positivo, mentre l’andamento delle colf ha risentito dei provvedimenti amministrativi di regolarizzazione (2009 e 2012).
La diminuzione di colf dal 2012 al 2017 può essere motivata anche da un aumento del lavoro irregolare. Infatti, secondo i dati Istat, il tasso di irregolarità degli occupati nel lavoro domestico è del 58,3%, (la media del tasso di irregolarità di tutte le attività economiche è del 13,5%).

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Applicando il tasso di irregolarità fornito dall’Istat, possiamo stimare che i lavoratori domestici totali sono oltre 2 milioni, con una quota di irregolarità di quasi il 60%.

Analizzando il dettaglio dei lavoratori domestici, tra le badanti riscontriamo una prevalenza di lavoratori over 50 (54%) e di donne (92%). Gli stranieri rappresentano il 77%.

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Tra le colf, abbiamo invece una prevalenza di lavoratori tra i 30 e i 50 anni (52%). Le donne rimangono la maggioranza, anche che con una percentuale meno marcata (85%). Gli italiani salgono al 31%.

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Complessivamente gli stranieri rappresentano il 73% dei lavoratori domestici regolari. Tuttavia, negli ultimi 5 anni italiani e stranieri hanno seguito tendenze opposte: in aumento i lavoratori italiani (+24,2%) e in calo gli stranieri (-23,5%).
Interessante osservare anche la distinzione per tipologia di mansione: in grande aumento le badanti italiane (+97,0%), quasi raddoppiate dal 2012 al 2017. Le badanti straniere sono invece in lieve calo (-4,5%). Tra le colf, lieve aumento per le italiane (+1,1%) e forte calo per le straniere (-35,6%).

Per approfondire l’argomento vi consiglio di consultare i dossier della ricerca DOMINA “Il valore del lavoro domestico” (di cui sono curatore scientifico) pubblicati sul sito dell’Associazione.

L’elaborazione dei dati è a cura della Fondazione Leone Moressa.

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