Arriva la vertenza di lavoro domestico, qual è la differenza tra risoluzione stragiudiziale e giudiziale?
Questa domanda mi è stata rivolta molte volte dalle famiglie datori di lavoro domestico. Ma andiamo con ordine partendo dalla definizione di vertenza.
Con “vertenza di lavoro” si fa riferimento all’iniziativa che il lavoratore domestico (colf, badanti, baby-sitter, etc.) intraprende per vedere riconosciuti i propri diritti, qualora il datore di lavoro non rispetti le norme contrattuali (CCNL lavoro domestico).
La distinzione tra “stragiudiziale” e “giudiziale” è utilizzata per far riferimento alla fase in cui si trova la vertenza.
La definizione “stragiudiziale” è usata quando la vertenza non è ancora stata portata in tribunale per essere decisa davanti ad un giudice. Ci si trova pertanto in uno stadio caratterizzato dalla discussione tra le parti che, assistite dai propri legali, sono ancora in piena trattativa per individuare una soluzione.
Viene invece utilizzata la definizione “giudiziale”, quando sulla vertenza pende una causa in tribunale. In questo caso non è più contemplato l’approccio di tipo negoziale.
Queste due fasi, “stragiudiziale” e “giudiziale”, solitamente sono successive tra loro: inizialmente si cerca un accordo comune tra le parti per risolvere il problema. Nel caso in cui l’approccio negoziale non porti ad una risoluzione ritenuta soddisfacente da entrambe le parti, la vertenza verrà sottoposta ad un tribunale per il verdetto finale di un giudice.
Attenzione però, la separazione tra queste due fasi non è sempre netta, capita infatti che la fase negoziale prosegua anche dopo il passaggio alla fase giudiziale.
Se avete ricevuto una vertenza da parte del lavoratore domestico contattatemi per una consulenza. Trovate il form di richiesta alla fine della pagina, nel footer del sito. Vi ricordo che la consulenza in materia di lavoro domestico può essere prestata solo a favore delle famiglie che assumono colf, badanti, baby-sitter, giardinieri, etc.