Massiccia presenza di colf e badanti nel Lazio.
Nel settore del lavoro domestico, come emerge dall’analisi pubblicata dall’Osservatorio Nazionale DOMINA sul Lavoro Domestico di cui sono Direttore, ci sono differenze regionali sensibili in molti aspetti. Oggi vorrei parlare con voi della situazione nella regione Lazio.
Il Lazio è la seconda regione per presenza di lavoratori domestici in Italia, la prima è la Lombardia. Dai dati INPS si registrano 128 mila lavoratori nella regione, ovvero il 15% del totale nazionale. Nonostante si tratti di una delle regioni con la maggiore concentrazione, il dato è in calo. Nel 2012, infatti, i lavoratori presenti nel lazio erano circa 155 mila.
Quali sono le mansioni più ricercate?
Il Lazio è la regione con il maggior numero di colf, sono ben 93 mila e rappresentano il 73% dei lavoratori domestici della regione. La maggior parte si concentra proprio nella provincia di Roma (92%). Ogni 1.000 abitanti nella provincia si registrano quasi 20 colf mentre la media nazionale è di 8 ogni 1.000 (dati Dossier n.9 – Associazione DOMINA).
Questa predominanza delle colf si evidenzia anche nei dati più qualitativi dell’INPS e di DOMINA; l’orario settimanale non supera le 23 ore, solo il 38% opera in convivenza e si registra una leggera prevalenza di contratti più duraturi. Ma soprattutto le mansioni sono molto concentrate; il 73% dei collaboratori si occupa in qualche modo di pulizie mentre l’assistenza per persone non autosufficienti arriva solo al 14%.
Da dove arrivano i lavoratori e quanto spendono le famiglie?
Un’altra caratteristica dei lavoratori domestici nella regione Lazio è la bassa presenza di italiani che arriva solo al 16%, mentre gli stranieri rappresentano l’84% dei lavoratori totali.
A livello di provenienza la componente più significativa rimane quella dell’Est Europa (44,4% del totale), ma probabilmente per la forte presenza di colf è rilevante sia la componente asiatica (26%) quella Sudamericana (9%).
Complessivamente, nel 2017 le famiglie datori di lavoro domestico del Lazio hanno speso oltre un miliardo di euro per la retribuzione dei lavoratori domestici (stipendio, contributi, TFR), ma il valore del settore, tra regolari e non, arriva quasi a 3 miliardi.
Osservando gli scenari demografici prospettati dall’Istat, è evidente anche per questa regione, come nel resto d’Italia, l’aumento della fascia anziana della popolazione. Nel Lazio però, seppur di poco si registra un equilibrio tra gli ultra 80-enni (12,4%) e la fascia d’età da 0 ai 14 anni (12,5%).