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Come si assume un lavoratore domestico?

lettera di assunzione

Come si assume un lavoratore domestico?

Formalizzare l’assunzione di colf, badanti e babysitter.

L’assunzione di un lavoratore domestico sta diventando una pratica molto diffusa a causa dell’invecchiamento della popolazione e del rientro delle donne nel mondo del lavoro. Sempre più famiglie si trovano di fronte all’esigenza di ricorrere ad un aiuto esterno al nucleo familiare.

Il collaboratore familiare può essere assunto in regime di convivenza o di non convivenza. La famiglia datore di lavoro domestico dovrà decidere, in accordo con il lavoratore, la tipologia di assunzione (tempo determinato o indeterminato), l’orario e il trattamento retributivo. Una volta concordate queste parti si redige il contratto di lavoro (lettera di assunzione) che va consegnato al lavoratore e sottoscritto da entrambe le parti.

Cosa scrivere nella lettera di assunzione?

Nel documento dovete riportare, oltre ad eventuali clausole specifiche, i seguenti elementi:

  • data di inizio del rapporto di lavoro;
  • livello di inquadramento;
  • durata del periodo di prova;
  • esistenza o meno della convivenza;
  • la residenza del lavoratore, nonché l’eventuale diverso domicilio;
  • durata dell’orario di lavoro e la sua distribuzione;
  • eventuale tenuta di lavoro;
  • collocazione della mezza giornata di riposo settimanale in aggiunta alla domenica, o ad altra giornata nel considerata festiva in base alla religione professata dal lavoratore;
  • retribuzione concordata;
  • luogo di effettuazione della prestazione lavorativa e la previsione di eventuali spostamenti per villeggiatura o per altri motivi familiari (trasferte);
  • periodo concordato di godimento delle ferie annuali;
  • indicazione dello spazio dove il lavoratore ha diritto di riporre e custodire i propri effetti personali;
  • applicazione di tutti gli altri istituti previsti dal CCNL di categoria.

Vi ricordo che all’atto dell’assunzione il lavoratore domestico dovrà consegnare alla famiglia i documenti necessari in conformità con la normativa in vigore e presentare in visione i documenti assicurativi e previdenziali, nonché ogni altro documento sanitario aggiornato con tutte le attestazioni previste dalle norme di legge vigenti.

Nello specifico:

  • un documento di identità personale non scaduto;
  • tessera sanitaria;
  • residenza;
  • eventuali documenti sanitari aggiornati che attestano l’idoneità al lavoro e l’assenza di patologie pregiudizievoli per il lavoratore o per la famiglia;
  • eventuali diplomi o attestati professionali specifici;

In caso di lavoratore extracomunitario si può procedere con l’assunzione solo se la persona è in possesso del permesso di soggiorno valido per lo svolgimento di lavoro subordinato.

Una volta raccolti tutti i documenti la famiglia deve comunicare all’INPS l’instaurazione del rapporto di lavoro attraverso il canale telematico, intermediari dell’Istituto o il servizio di Contact center.

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