Termini diversi per la Certificazione Unica 2020.
Se avete assunto una colf, una badante o una baby-sitter, ogni anno siete tenuti a consegnare anche il CU (ex CUD): certificazione unica. I datori di lavoro domestico, infatti, hanno l’obbligo di rilasciare un’attestazione dalla quale risulti l’ammontare di tutte le somme erogate nell’anno 2019 al lavoratore domestico.
Solitamente questo documento si consegna a marzo. Quest anno, a seguito dell’emergenza dovuta alla pandemia da Covid-19, le scadenze per la consegna sono diverse. In molti mi avete chiesto se la consegna dopo il 16 marzo era consentita o no. La risposta è si. Vediamo insieme perché.
Il decreto “Liquidità”, per l’anno 2020, ha disposto la proroga al 30 aprile del termine entro cui andranno consegnate agli interessati le certificazioni uniche relative ai redditi di lavoro percepiti l’anno scorso. La scadenza è stata posticipata di oltre un mese. La proroga della consegna della Certificazione Unica a colf e badanti è indicata nell’art. 22, novità in merito alla Certificazione Unica 2020, del decreto legge 8 aprile 2020, n. 23, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 94, dell’8 aprile 2020. Il decreto “Liquidità” inoltre prevede che, per l’anno 2020, non venga applicata la sanzione per la tardiva trasmissione delle certificazioni uniche all’Agenzia delle Entrate, purché la trasmissione avvenga entro e non oltre il 30 aprile.
Tutti i datori di lavoro domestico che hanno consegnato la certificazione unica dopo il 16 marzo ma prima del primo maggio sono in linea con le disposizioni previste dal decreto legge.