Ferie colf e badanti post-lockdown.
Colf e badanti hanno finito i giorni di ferie durante la quarantena, cosa faccio? Questo quesito mi è stato posto molte volte dai datori di lavoro nelle ultime settimane. Siamo nel pieno della stagione estiva e a causa del’epidemia da Covid-19 sono molti i lavoratori domestici che hanno esaurito i giorni di ferie. Per evitare il propagarsi del contagio, molte famiglie, in accordo con i lavoratori, hanno interrotto le attività lavorative durante i mesi passati. In alcuni casi sono stati adottati permessi non retribuiti, in altri casi sono state usate le ferie. In altri casi ancora è stata mantenuta la normale retribuzione lasciando il lavoratore a casa.
I giorni di ferie annuali di colf e badanti, indipendentemente dalla durata e dalla distribuzione dell’orario di lavoro, per ogni anno di servizio presso lo stesso datore di lavoro, sono pari a 26 giorni lavorativi. Il diritto al godimento delle ferie è irrinunciabile (a norma dell’art. 10 del D.Lgs. 8 aprile 2003, n. 66). Per coloro che durante la quarantena hanno fatto ricorso a tutti i giorni di ferie disponibili, adesso, come dicevo, si c’è il problema delle vacanze estive.
Il datore di lavoro domestico può adottare due soluzioni:
- permessi non retribuiti,
- aspettativa non retribuita.
Nel primo caso facciamo riferimento all’articolo 20 del CCNL del lavoro domestico secondo cui è possibile usufruire di permessi retribuiti previo accordo tra le parti. Datore e lavoratore domestico quindi concorderanno insieme le giornate di permesso non retribuite. Questi permessi dovranno essere poi indicati nella busta paga mensile.
Nel secondo caso, aspettativa non retribuita, facciamo invece riferimento all’articolo 19 del Contratto Collettivo di categoria. Il lavoratore potrà richiedere al datore un periodo di aspettativa non retribuita senza maturazione di alcun elemento retributivo. L’aspettativa, secondo il CCNL può essere presa per un massimo di 12 mesi. Anche questa seconda opzione dovrà essere segnalata nella busta paga a fine mese.
Annotate sempre eventuali modifiche di orario, straordinari e permessi nella busta paga mensile e conservatene una copia firmata dal lavoratore domestico. In caso di vertenza di lavoro, infatti, la busta paga è lo strumento fondamentale per ricostruire lo storico del rapporto di lavoro con la colf o la badante.