Inps ha comunicato i nuovi importi dei contributi 2021 per i datori di lavoro che assumono e impiegano a tempo determinato o indeterminato i lavoratori domestici.
Con la circolare numero 9 del 25 gennaio, l’Istituto fornisce gli importi delle cifre dovute e i coefficienti di ripartizione da utilizzare per l’anno in corso. Inoltre, nel testo, si chiarisce che per il 2021 non c’è alcun cambiamento per quanto riguarda i valori delle fasce di retribuzione per calcolare i contributi.
Rispetto al 2020 dunque non ci sono novità per le famiglie datori di lavoro domestico che hanno assunto colf, badanti o baby-sitter.
Come mai le aliquote Inps per il settore del lavoro domestico non sono cambiate? Il motivo è legato alla variazione percentuale nell’indice dei prezzi al consumo che l’Istat ha rilevato con valore pari a -0,3%. Questo valore porta a confermare le stesse cifre indicate l’anno scorso per il calcolo dei contributi dei lavoratori domestici con la circolare numero 17 del 6 febbraio 2020.
Nel testo dell’Inps, inoltre, si ricorda che rimangono in vigore: “gli esoneri previsti dall’articolo 120 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, con decorrenza 1° febbraio 2001, nonché gli esoneri istituiti ai sensi dell’articolo 1, commi 361 e 362, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, con decorrenza 1° gennaio 2006, come indicato nella circolare n. 19/2006. Si conferma, pertanto, la minore aliquota contributiva dovuta per l’Assicurazione Sociale per l’Impiego (ASpI) dai datori di lavoro soggetti al contributo CUAF che, ovviamente, incide sull’aliquota complessiva”.
Consiglio la lettura delle tabelle con i contributi Inps 2021 per verificare gli importi e la differenza prevista per i contratti a tempo determinato e indeterminato.