Oggi, 12 febbraio 2021, la Commissione Nazionale presso il Ministero del Lavoro ha sottoscritto l’accordo sui nuovi minimi retributivi relativi al lavoro domestico.
La variazione deriva dai cambiamenti del costo della vita che vengono valutati ogni anno dall’Istat. Gli incrementi in busta paga dipendono dagli aggiornamenti Istat relativi alla variazione annuale dell’indice dei prezzi al consumo. Il compito dell’Istituto nazionale di statistica è infatti quello di monitorare l’andamento socio-economico del Paese. Queste rilevazioni hanno dunque particolare rilevanza anche in rapporto all’adeguamento dei valori delle buste paga di colf e badanti.
Nel verbale di accordo dell’incontro, tenutosi telefonicamente, a causa delle attuali condizioni di emergenza sanitaria, si legge quanto segue:
In esito alla odierna riunione viene acquisita la tabella relativa ai mimini retributivi per il lavoro domestico, valevoli a far data dal 01/01/2021 ad eccezione della “tabella L” valevole a decorrere dal 1/10/2021, già condivisa dalle Parti come da comunicazione del 29/01/2021.
Gli importi fanno riferimento alle categorie incluse nel nuovo Ccnl sulla disciplina del rapporto di lavoro domestico, siglato a settembre e in vigore dal 1° ottobre 2020. Il Ministero ha adottando le tabelle previste nel Ccnl sottoscritto a settembre 2020, secondo l’art. 45 del contratto a far data dal 01/01/2021.
Nuovi minimi retributivi 2021
Ecco alcuni esempi di nuove retribuzioni minime dei lavoratori domestici per livello:
- livello unico – presenza notturna 677,78
- livello A – tabella A: 645,50 e tabella C: 4,69
- livello AS – tabella A: 762,88 e tabella C: 5,53
- livello B – tabella A: 821,56 – tabella B: 586,83 – tabella C: 5,86 – tabella L: 8,00
- livello BS – tabella A: 880,24 – tabella B: 616,18 – tabella C: 6,22 – tabella L:10,00
Per confrontare tutti i livelli consiglio la lettura della tabella minimi retributivi 2021 completa con tutte le categorie di lavoratori domestici.