COME SI ASSUME UNA BABYSITTER?

babysitter come si assume

La babysitter può essere vista come un alleato prezioso per i genitori, poiché li può aiutare a bilanciare le molteplici esigenze della vita di tutti i giorni. Oltre a prendersi cura dei bambini, la babysitter può svolgere compiti come preparare i pasti, aiutare con i compiti scolastici, organizzare attività creative e gestire eventuali emergenze. La sua presenza consente ai genitori di avere un po’ di tempo libero per sé stessi, rilassarsi o affrontare altre responsabilità, sapendo che i loro figli sono in buone mani.

La babysitter, inoltre, può contribuire alla formazione e all’educazione dei bambini, agendo come un modello di comportamento positivo e incoraggiando lo sviluppo di abilità sociali, cognitive ed emotive. La sua presenza può favorire la creazione di relazioni affettive stabili e significative, sia con i bambini che con i genitori, creando un ambiente familiare armonioso e sostenitore. Una baby-sitter professionale offre una soluzione affidabile per garantire che i bambini siano al sicuro, curati e stimolati durante l’assenza dei genitori. Inoltre, hanno spesso una formazione specifica per affrontare situazioni di emergenza e possono fornire attenzione personalizzata ai bisogni individuali dei bambini.

La figura della babysitter, quindi, svolge un ruolo cruciale nell’assistenza e nella crescita dei bambini, influenzando significativamente la dinamica familiare.

 

L’IMPORTANZA DI METTERE IN REGOLA LA BABYSITTER

Assicurarsi che la babysitter sia regolarmente assunta è un dovere imprescindibile, non una scelta arbitraria. Oltre al rischio di incorrere in sanzioni civili, chi decide di non stipulare un contratto con la babysitter si espone a possibili conseguenze da vari punti di vista. Nonostante la babysitter sia una figura familiare, è cruciale riconoscere la sua importanza come professionista e garantire che sia adeguatamente regolamentata. Questo non solo per questioni legali, ma anche per la responsabilità e la sicurezza sul luogo di lavoro in caso di imprevisti. Quando si decide di assumere una babysitter, è essenziale stipulare un contratto di lavoro vero e proprio. Questo serve ad evitare inconvenienti imprevisti e ad adempiere agli obblighi contributivi e fiscali nei confronti dell’ente previdenziale. Nonostante possa sembrare complicato, assumere una babysitter è più semplice di quanto si pensi. Nel caso specifico, è necessario utilizzare il contratto previsto per i lavoratori domestici.

 

ASSUMERE LA BABYSITTER: DUE OPZIONI

Fondamentalmente, i genitori hanno due opzioni per regolarizzare una babysitter. La prima consiste nell’offrirle un contratto di lavoro domestico a tempo determinato o indeterminato. La seconda opzione riguarda il famoso libretto famiglia.

 

ASSUMERE LA BABYSITTER: CONTRATTO INPS

Questo tipo di lavoro richiede continuità e pertanto è fondamentale avere un contratto regolare per svolgere le mansioni assegnate. Prima di procedere con la stipula del contratto, è importante valutare attentamente la natura e la quantità di lavoro necessarie.

Per quanto riguarda l’assunzione della babysitter, è necessario comunicare all’Inps l’avvio del rapporto lavorativo entro 24 ore prima della data di inizio. Questa comunicazione obbligatoria può essere effettuata in diversi modi, tra cui l’utilizzo del sito web dell’Inps, il Contact center dell’Istituto o l’assistenza di intermediari autorizzati. È importante comprendere che il contratto di babysitter con l’Inps offre numerosi vantaggi sia per il datore di lavoro che per la babysitter stessa. L’assunzione regolare garantisce la copertura dei contributi previdenziali e assicurativi, offrendo protezione sociale sia per il presente che per il futuro.

Nel contratto di babysitter, devono essere specificati i dettagli relativi alle mansioni, agli orari di lavoro, al compenso e ad eventuali benefici accessori. È fondamentale definire chiaramente le responsabilità della babysitter e stabilire le condizioni di lavoro in modo equo e trasparente.

Per il contratto di babysitter deve essere redatto in conformità con la normativa vigente, tenendo conto delle disposizioni fiscali e delle leggi sul lavoro domestico tra cui anche la tredicesima, le ferie, il tfr, Cas.Sa.Colf e altro.

Infine, per la corretta gestione del contratto con una baby sitter, si applica il Ccnl sulla disciplina del lavoro domestico, firmata da DOMINA, Fidaldo, Filcams CGIL, Fisascat CISL, UILTUcS e Federcolf.

 

COME REGISTRARE LA LAVORATRICE ALL’INPS

La registrazione della babysitter presso l’INPS è un procedimento relativamente semplice. È possibile effettuarla attraverso diverse modalità: ci si può rivolgere a un patronato, contattare il call center dell’INPS o, in modo ancora più semplice, seguire i seguenti passaggi sul portale online dell’INPS:

  1. Accedere alla sezione “Contratti e rapporti di lavoro” del portale.
  2. Selezionare la voce “Lavoro domestico”.
  3. Seguire le istruzioni per formalizzare l’assunzione di un lavoratore domestico come badante.

In alternativa, ci si può rivolgere ad associazioni datoriali come DOMINA: www.associazionedomina.it.

È interessante notare che ci sono anche agevolazioni fiscali per coloro che assumono colf e badanti, offrendo quindi uno sconto fiscale doppio. Questo è un ulteriore aspetto da considerare nel contesto dell’assunzione di una babysitter.

 

COSTI E LIVELLO DELLA BABY SITTER

È importante valutare l’inquadramento della babysitter, che indica il quadro di riferimento che definisce il suo ruolo professionale.

Una lavoratrice con mansione di baby sistter verrà inquadrata nel livello BS-assistente familiare che assiste bambini; il minimo retributivo per questo livello, secondo le tabelle attualmente in vigore (2023) come regolato dal CCNL di categoria, è pari a Euro 6,99 qualora il rapporto di lavoro sia senza convivenza e pertanto regolato a ore. Invece qualora sia con convivenza è pari a Euro 988,90 oppure part time con convivenza Euro 692,25.

Inoltre, sino al compimento del sesto anno di età di ciascun bambino assistito, l’assistente familiare inquadrata nel profilo B Super), lett. b) (baby sitter) avrà diritto a percepire, oltre al minimo retributivo di cui all’art. 35 anche l’indennità mensile di cui alla successiva Tabella H).

Tale indennità è assorbibile da eventuali superminimi individuali di miglior favore percepiti dal lavoratore ed è pari a Euro 0,79 per ciascuna ora in caso di rapporto di lavoro con convivenza, Euro 130,05 al mese in caso di rapporto di lavoro con convivenza ed Euro 91,12 in caso di rapporto di lavoro con convivenza part time.

Qualora la baby sitter assista 2 bambini si prenderà in considerazione la data di nascita del bambino più piccolo.

Se la baby sitter è invece in possesso di una certificazione di qualità di cui alla norma tecnica UNI 11766:2019 in corso di validità, è dovuta l’indennità mensile di cui alla Tabella L): Euro 11,24 al mese in caso di rapporto di lavoro con convivenza. Tale indennità è assorbibile da eventuali trattamenti retributivi di miglior favore complessivamente percepiti dal lavoratore.

 

L’ORARIO DI LAVORO E LA RETRIBUZIONE

Nel contratto di lavoro per una babysitter è necessario specificare le ore totali di lavoro settimanali e indicare se la babysitter risiede o meno presso il datore di lavoro. In ogni caso, l’orario massimo consentito per le babysitter è di 40 ore settimanali in caso di rapporto di lavoro senza convivenza o 54 ore settimanali in caso di rapporto di lavoro senza convivenza.

Per ulteriori informazioni sull’inquadramento, i costi e le normative relative al lavoro domestico, è possibile consultare il sito dell’Associazione DOMINA www.associazionedomina.it

 

ASSUMERE LA BABYSITTER: LIBRETTO FAMIGLIA

Il Libretto famiglia è un servizio offerto dall’Inps che consente di pagare in modo regolare la babysitter o altri collaboratori domestici per prestazioni occasionali. Si tratta di un portafoglio telematico che funziona come un libretto prefinanziato, composto da titoli di pagamento con un valore nominale di 10 euro. Di questi, 8 euro vanno al compenso del collaboratore e 2 euro coprono trattamenti pensionistici e premio assicurativo. Il Libretto famiglia può essere utilizzato per pagare prestazioni che non superano un’ora di durata. È consentito pagare diverse tipologie di collaboratori domestici, come babysitter, ripetitori, o personale per la manutenzione della casa, a condizione che il compenso orario non superi i 10 euro lordi.

Affinché il servizio possa essere utilizzato, sia il datore di lavoro (utilizzatore) che la babysitter (prestatore) devono accedere alla piattaforma Inps e iscriversi al servizio. Ciò può essere fatto autonomamente sul sito Inps utilizzando Spid, Cie o Cns, oppure tramite contact center, patronati o intermediari. Il datore di lavoro ha l’obbligo di comunicare entro il terzo giorno del mese successivo alla prestazione lavorativa i seguenti dati: informazioni sulla babysitter, compenso concordato, luogo e durata della prestazione, ambito di svolgimento e altre informazioni necessarie per la gestione del rapporto. Successivamente, sarà l’Inps stessa a erogare direttamente i compensi al lavoratore entro il 15 del mese successivo a quello in cui è stata svolta la prestazione. Il Libretto famiglia stabilisce un limite massimo per il compenso. Una babysitter, infatti, può guadagnare fino a 5.000 euro con più famiglie, ma una famiglia può pagare tramite Libretto soltanto fino a 2.500 euro allo stesso lavoratore.

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