30 Giu '23
PRESTAZIONI ED ESTRATTO CONTRIBUTIVO NEL LAVORO DOMESTICO
In questo articolo analizzeremo il ruolo delle prestazioni previdenziali e l’importanza dell’estratto contributivo come strumento per tenere traccia delle contribuzioni versate e dei diritti acquisiti nell’ambito del lavoro domestico.
PRESTAZIONI INPS: QUALI SONO LE PRESTAZIONI ASSICURATIVE E PENSIONISTICHE NEL LAVORO DOMESTICO?
I pagamenti effettuati dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), da parte del datore di lavoro domestico, offrono al lavoratore, sia italiano che straniero, la possibilità di accedere a una serie di prestazioni assicurative e pensionistiche. Qualora si soddisfino i requisiti richiesti, i lavoratori domestici italiani o stranieri hanno diritto alle seguenti prestazioni garantite dall’INPS:
- assegno per il nucleo familiare;
- indennità di disoccupazione:
- indennità di maternità;
- indennità antitubercolari;
- rimborso per donazione sangue;
- rimborso per donazione midollo osseo;
- cure termali;
- assegno di invalidità;
- pensione di inabilità;
- pensione di anzianità;
- pensione di vecchiaia;
- pensione ai superstiti o di reversibilità.
È importante sottolineare che l’accesso a queste prestazioni dipende dai requisiti specifici e dalle regole stabilite dall’INPS.
ASSEGNO PER IL NUCLEO FAMILIARE NEL LAVORO DOMESTICO
L’Assegno per il Nucleo Familiare destinato ai lavoratori domestici è un beneficio economico volto a sostenere il reddito delle famiglie dei lavoratori domestici italiani, comunitari ed extracomunitari impiegati in Italia con un regolare contratto di lavoro domestico. Questa prestazione è erogata direttamente dall’INPS alle famiglie dei lavoratori domestici e può essere richiesta da:
- Il richiedente dell’Assegno per il Nucleo Familiare.
- Il coniuge/partner in unione civile che non sia legalmente o effettivamente separato o che non abbia scioglimento dell’unione civile.
- I figli o equiparati di età inferiore a 18 anni.
- I figli o equiparati di età compresa tra i 18 e i 21 anni, se il nucleo familiare è composto da più di tre figli o equiparati di età inferiore a 26 anni e sono studenti o apprendisti.
- I figli o equiparati maggiorenni che sono inabili a svolgere un lavoro produttivo.
- I fratelli, le sorelle e i nipoti del richiedente, che sono minori di età o maggiorenni inabili a svolgere un lavoro produttivo, se sono orfani di entrambi i genitori e non hanno diritto alla pensione ai superstiti.
È importante notare che l’ammissibilità all’Assegno per il Nucleo Familiare e l’elenco dei beneficiari dipendono dai criteri e dalle disposizioni stabilite dall’INPS.
I lavoratori comunitari hanno il diritto di accedere all’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF) per i familiari residenti in Italia o all’estero. I lavoratori extracomunitari, ad eccezione di quelli con contratto di lavoro domestico stagionale, hanno diritto all’ANF nei seguenti casi:
- Solo per i familiari residenti in Italia, nel caso in cui il paese di provenienza del lavoratore straniero non abbia stipulato con l’Italia una convenzione in materia di trattamenti di famiglia.
- Anche per i familiari residenti all’estero, nel caso in cui il paese di provenienza del lavoratore straniero abbia stipulato con l’Italia una convenzione in materia di trattamenti di famiglia.
- Anche per i familiari residenti all’estero, nel caso in cui il lavoratore straniero, anche se il suo paese non è convenzionato con l’Italia, abbia la residenza legale in Italia e sia stato assicurato presso i regimi previdenziali di almeno due Stati membri.
I lavoratori stranieri riconosciuti come rifugiati politici, in virtù dell’equiparazione ai cittadini italiani, hanno diritto all’ANF anche per i familiari residenti all’estero.
Per richiedere l’ANF, è necessario presentare domanda all’INPS utilizzando una delle seguenti modalità:
- Attraverso il servizio online dedicato disponibile sul sito dell’INPS.
- Tramite il Contact Center chiamando il numero gratuito 803 164 da rete fissa o il numero 06 164 164 da rete mobile.
- Attraverso gli enti di patronato e gli intermediari dell’INPS, utilizzando i servizi telematici offerti dagli stessi.
LA PENSIONE NEL LAVORO DOMESTICO
I cittadini comunitari che lavorano in Italia e contribuiscono regolarmente all’INPS hanno diritto alle prestazioni pensionistiche, come la pensione di vecchiaia, di anzianità, di inabilità e la pensione ai superstiti, secondo gli stessi requisiti di età e contribuzione previsti per i cittadini italiani.
NASpI PER IL LAVORATORE DOMESTICO
La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) è un’indennità mensile di disoccupazione introdotta dal Decreto Legislativo 4 marzo 2015, n. 22, per situazioni di disoccupazione involontaria a partire dal 1° maggio 2015. Questo beneficio è destinato ai lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro in modo involontario. La condizione di disoccupazione deve essere involontaria, pertanto non sono inclusi i lavoratori il cui rapporto di lavoro domestico è terminato a seguito di dimissioni o accordo reciproco. Tuttavia, l’accesso alla NASpI, oltre ai casi di licenziamento, è consentito anche nei seguenti casi, purché siano presenti gli altri requisiti:
- Dimissioni per giusta causa.
- Dimissioni durante il periodo di tutela della maternità.
- Risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, a condizione che sia avvenuta nell’ambito di una procedura di conciliazione presso la direzione territoriale del lavoro.
- Risoluzione consensuale a seguito del rifiuto del lavoratore di trasferirsi.
- Licenziamento disciplinare.
Per i lavoratori domestici e familiari, per i quali non è possibile determinare il numero effettivo di giorni lavorati, la presenza al lavoro per almeno 30 giornate negli ultimi 12 mesi si calcola utilizzando lo stesso sistema utilizzato per l’accreditamento dei contributi e il pagamento delle prestazioni dei lavoratori domestici. Ad esempio, la presenza di cinque settimane di contribuzione, considerate convenzionalmente come sei giorni ciascuna, equivale a 30 giornate di lavoro.
La domanda per la NASpI deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica all’INPS, entro 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro domestico, pena la decadenza. In alternativa, è possibile presentare la domanda tramite il Contact Center chiamando il numero gratuito 803 164 da rete fissa o il numero 06 164 164 da rete mobile, oppure tramite gli enti di patronato. Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito dell’INPS.
ESTRATTO CONTRIBUTIVO INPS: IL SERVIZIO ONLINE
Nell’ambito dei servizi offerti dall’INPS per la gestione del rapporto di lavoro domestico, è stato sviluppato un nuovo servizio online per la consultazione dell’estratto contributivo.
Il servizio è accessibile tramite il sito web dell’INPS, nella sezione “SERVIZI ONLINE”. Per accedervi, è necessario seguire il percorso: “Al servizio del cittadino” > “Autenticazione con PIN/Autenticazione con CNS” > “Servizi rapporto di lavoro domestico” > “Estratto contributivo”.
Questo servizio permette di visualizzare un elenco dei rapporti di lavoro domestico, sia attivi che cessati, relativi agli ultimi cinque anni. Inoltre, offre la possibilità di segnalare eventuali dati errati o mancanti. Nel messaggio INPS n. 21009 del 7 novembre 2011, che è allegato, sono fornite tutte le informazioni necessarie per utilizzare correttamente la nuova procedura.